Il matrimonio è un
qualcosa di universale, un evento che si celebra a livello mondiale
in tutte le culture, che porta con sé una lunga storia fatta di
tradizioni che si mantengono o che sono state sorpassate e vengono
recuperate a seconda del capriccio del tempo.
Una delle icone
fondamentali del matrimonio è senza dubbio l’abito da sposa.
Osservare il modo in cui gli abiti da sposa sono cambiati nel corso
della storia restituisce un bel quadro di come la società concepiva
il matrimonio e soprattutto la figura femminile in uno dei giorni più
importanti della sua vita.
In questo articolo
vogliamo prendere come riferimento il mondo occidentale nell’arco
di tempo che va dal 1900 a oggi, un periodo denso di avvenimenti
importanti e di fermento dal punto di vista della moda e della
cultura.
Chiudiamo gli occhi per
un attimo e immaginiamo di trovarci agli inizi del 1900, vagabondando
per le città alla ricerca del vestito che stupirà tutti il giorno
delle nozze. Molto probabilmente troveremo una grande abbondanza di
corpetti che mettono in risalto il punto vita, assieme a maniche a
sbuffo tipiche dello stile di inizio secolo.
Se invece spostiamo la
nostra fantasia a qualche anno più tardi vedremo circolare i vestiti
stile impero. Elaborati e colmi di decorazioni, simbolo di uno stile
classico e romantico, questi vestiti avranno molta fortuna negli anni
a venire.
Un balzo a qualche anno
dopo ancora e già troviamo vestiti con scolli a V e orli accorciati
per rendere agevole il ballo, mentre poi con l’arrivo delle guerre
e delle conseguenti difficoltà economiche i vestiti da sposa
diventano vestiti comuni, riutilizzati e riutilizzabili, per
rispondere alle esigenze più pratiche e concrete.
Nel pieno della guerra
saremmo sottoposti a delle restrizioni economiche che hanno inciso
considerevolmente sulla scelta degli abiti da sposa, infatti, come si
può immaginare, gli sfizi e i vizi erano ciò su cui bisognava senza
dubbio tirare la cinghia. I vestiti da sposa in quegli anni erano più
corti e comodi, studiati per salvare più la praticità che la
bellezza.
Il dopoguerra è stato
illuminato dalla prestigiosa figura di Christian Dior, stilista
grazie a cui avremmo potuto scegliere colli alti e gonne ampie che
arrivano alla caviglia, in stile ballerina. Un altro abito da sposa
che torna in auge in questo periodo è quello stile impero,
rivisitato da quella che era la moda del tempo.
Negli anni ’60 avremmo
potuto dal libero sfogo al nostro spirito ribelle, perché si
respirava la cultura hippie in ogni dove. I vestiti al tempo erano
molto lunghi e spesso decorati con dettagli floreali, inneggiando
all’amore, un tema tanto caro ai figli dei fiori. Arriviamo poi ai
gloriosi anni ’80 con abiti molto elaborati e maniche larghe a
profusione, mentre negli anni ’90 torniamo ad uno stile pulito e
minimale, con scollature quadrate e spalline.
Le spalline, che tanto
venivano usate negli anni ’90, già dai primi anni del 2000 vengono
pressoché dimenticate, mentre conquistano la scena gli abiti da sposa a sirena in pizzo che sottolineano le curve sinuose del corpo femminile.
E voi in quale periodo
storico vi teletrasportereste per scegliere l’abito da sposa dei
vostri sogni?
Credits:
Gritti Spose: http://www.grittispose.com